INTERVISTA AL PRESIDENTE

INTERVISTA AL PRESIDENTE




PREMIO CULTURA SAN GIULIANO MARTIRE 2018:
LA CULTURA SI VEDE! PER I PREMI GUARDIAMO… AVANTI

Nonostante le innumerevoli difficoltà oggettive Mimmo Savino, Presidente della ProLococittà di Giugliano, unitamente a Tobia Iodice, vicepresidente e responsabile delle attività culturali, e senzadimenticare i ragazzi del Servizio Civile, hanno cercato in tutti i modi diportare avanti questo prestigioso riconoscimento ai ragazzi che hanno superatogli esami di maturità e conseguito la Laurea con il massimo dei voti.

Un premio, questo, ideato dalla stesso Presidente che, lo dobbiamo sottolineare, non ha eguali nello Stivale. Uno stivale sempre più scarpone che, forse, non merita tanta dedizione e sacrifici da parte di chi si prodiga affinché non cali il sipario su una manifestazione che è sì un momento di riconoscimento ma che, al contempo, ci fa comprendere quanti siano i ragazzi validi che realmente possono e daranno una mano, o anche tutte e due, affinché Giugliano e l’intera Penisola abbiano a sbandierare i vessilli di un meritocrazia che meriterebbe maggiore attenzione.

Ma bando alle polemiche sterili ed inutili nei riguardi di quanti ancora non hanno ben compreso l’importanza dell’iniziativa , e passiamo doverosamente ad elencare questi ragazzi/e.

I laureati 2018 sono: Ignazio Antignano, Alba Cacace, Ilaria Campanile, Teresa Cante, Maria Di Domenico, Valentina Flagiello, Maria Maddalena Granata, Luigi Liccardi, Marco Russo, Dario Sibillo, Orazio Taglialatela Scafati e Assunta Trinchillo.

I diplomati, invece: Francesca Alfano, Martina Astuccio, Maria Francesca Capuano, Maria Cargetti, Fabiana Cervino, Federica Ciccarelli, Pasquale Cioffi, Domenico Della Ragione, Gianluca Di Fiore, Aurelia Di Lorenzo, Eleonora Di Scala, Melania Diomede, Marco Graffe’, Salvatore Granata, Raffaela Liccardo, Angela Marrone, Maria Grazia Miluccio, Claudia Pia Palumbo, Martina Pommella e Carmen Tesone.

La serata, presentata da par suo da Francesco Mennillo, ha registrato la presenza di un folto pubblico, costituito dagli emozionati parenti e dai numerosi avventori che seguono con grande affetto e compartecipazione la manifestazione sin dal primo anno.

Manca poco alla maggiore età per il Premio San Giuliano e pertanto ancora non è tempo di analisi e bilanci, ma una chiacchierata con Mimmo Savino, tra un caffè ed una bionda, ce la concediamo.

Presidente, abbiamo archiviata la XVI edizione del Premio Cultura San Giuliano Martire. Quest’anno mi è parsa essere, anzi è stato più che evidente, che rispetto alle passate edizioni si sia svolta in formato “bonsai”. Ciò sta a significare che reperire fondi sta diventando sempre più arduo?

Purtroppo quest’anno, in seguito al riassestamento di bilancio, l’amministrazione comunale ha dovuto ridurre drasticamente i fondi previsti a favore del Premio che ormai da molti anni fa parte della programmazione culturale cittadina. In relazione a ciò, mancando nella nostra città sponsorizzazioni esterne, il Premio di quest’anno è stato ridimensionato dando priorità al riconoscimento per gli studenti, che sono il vero motore della manifestazione. Certo, il premio alla carriera intitolato a Giovan Battista Basile dà maggiore risalto al format, in quanto il vero spirito che ci anima è quello non solo di premiare i ragazzi ma mostrare loro le eccellenze campane che si sono distinte nel mondo. Stiamo già lavorando alla XVII edizione con un evento che darà grande lustro a Giugliano, sul quale però non voglio ancora dire nulla.

Non sono mancati però, ma come sempre del resto, i patrocini morali da parte della Presidenza Del Consiglio Dei Ministri, così come la Camera Dei Deputati, la Regione Campania, per riportarne solo alcuni. Questo la gratifica per ciò che concerne lo spessore culturale che la Pro Loco sta cercando, tra infinite difficoltà, di portare avanti?

Da anni le istituzioni ci sostengono con il Patrocinio Morale, questo ci gratifica in quanto nella nostra città non ci sono eventi che possono fregiarsi di ciò. Lo spessore culturale della manifestazione è stato più volte riconosciuto dalla Presidenza della Repubblica con un messaggio rivolto ai ragazzi. Devo ringraziare l’Istituto di Studi Politici San Pio V di Roma ed il Dott. Pietro Valente presidente dell’Associazione. ALI che ci sostengono con un piccolo contributo. A conferma poi della valenza ormai consolidata del Premio, la Famiglia del compianto Prof. Vincenzo Guerrera ha voluto inserire nel format la Borsa di Studio riservata ad un laureato in medicina residente a Giugliano.

Questa volta siamo stati accolti nello splendido Auditorium dell’Istituto Minzoni di via Bartolo Longo. Mi pare che ogni anno Lei faccia fatica a trovare la sede più consona. Non sarebbe opportuno “stabilirsi” in maniera definitiva nella Sala Consiliare del Comune?

Purtroppo la nostra città non dispone di un teatro degno di questo nome. Il Premio nasce nella Collegiata di Santa Sofia con le prime tre edizioni, per motivi logistici e di organizzazione del galà, la sala teatro del Primo Circolo Didattico ci ha ospitato fino all’anno scorso. Per quest’anno, visto il ridimensionamento che si è dovuto applicare, data anche la mancanza del Premio alla carriera si è scelto l’auditorium del Minzoni. Bellissima location, adatta alle esigenze di questa edizione. Sono anni che dal palco del Premio ci sforziamo di chiedere alle istituzioni di dotare la città di un teatro degno di questo nome, ma il nostro appello cade nel vuoto!

Già alcuni anni fa, e precisamente per l’edizione 2013, in una nostra conversazione le feci una domanda, dopo aver ascoltato il suo discorso di chiusura, con la quale, più o meno, Lei accennava o aveva intenzione di rimettere nelle mani dell’Amministrazione questa sua creatura, pur di non veder morire questo evento. A distanza quindi di tanto tempo gliela ripongo: che intenzioni ha?

Il Premio non è della Pro Loco ma di tutta la città. Varie sono state le richieste in tal senso. Vedremo!

Presidente: deragliamo. Quante sono le associazioni esistenti a Giugliano?

Sono tantissime, ma da anni attendiamo che si formi a norma di statuto l’albo comunale; per ben due volte da parte del Comune è partita la procedura ma non si sa per quale motivo, si e arenata nei meandri della burocrazia, di conseguenza anche la tanto attesa Consulta non si è formalizzata.

A tutte queste, che lei sappia, sono assegnati fondi?

Come anzidetto in seguito alle vicende relative al riassestamento del bilancio ci saranno stati dei tagli, ma credo che comunque qualche sostegno sarà arrivato.

Ma chi è che poi stabilisce la cifra congrua?

Al momento, è nella discrezionalità dell’Assessorato alla Cultura.

Non sarebbe opportuna una sorta di, chiamiamola, supervisione, così da evitare eventuali mugugni e/o risentimenti?

Con la formalizzazione dell’albo e seguendo le indicazioni del regolamento, le associazioni entro il mese di settembre di ogni anno dovrebbero presentare i progetti, che passando per la consulta dovrebbero poi andare in commissione, la quale approva il piano e lo trasmette all’assessore alla cultura che sulla base delle indicazioni programmatiche sulla crescita culturale del territorio assume le proprie decisioni. Si potrebbe seguire lo schema adottato in regione Campania con sovvenzioni, compartecipazione e contributi sulla base di parametri che andranno stabiliti in commissione .

Presidente, siamo trasparenti. Quanto è stato stanziato quest’anno per l’organizzazione del Premio?

Per tutte le attività che la Pro Loco fa in un anno compreso il Premio per questo anno sono 5.000 euro. Pensi che solo per far fronte al progetto di Servizio Civile che portiamo avanti da oltre 15 anni occorrono 1.200 euro per la progettazione che versiamo all’UNPLI nazionale. Faccia lei le sue considerazioni

Mentre negli anni passati?

Quindicimila

Professor Savino: cambiamo rotta. Giugliano ha un invidiabile patrimonio cultural/artistico territoriale. Quanto si a fare per preservarlo e, soprattutto, farlo conoscere alle nuove e magari vintage generazioni?

Molto poco. E soprattutto, quel poco che si fa è lasciato ai singoli o alle singole associazioni, senza un reale e fattivo coordinamento.

Non voglio privarla del suo tempo, e ne avrei da farle, ma un’ultima domanda mi corre l’obbligo porgliela. Come mai la Chiesa dell’Annunziata versa in perenne stato “cantieristico”? E perché la chiesa del Purgatorio vegeta in uno stato che definire pietoso è dir poco?

Il santuario dell’Annunziata è di proprietà dell’Asl, quindi dovrebbe essere questa ad occuparsi del suo restauro. Se però tiene conto dello stato della sanità in Campania capisce bene come prospettive in tal senso sono molto remote. Per quel che invece riguarda il Purgatorio, questo è sì di proprietà comunale, ma non essendoci i fondi nemmeno per finanziare il nostro Premio, figurarsi quelli per il restauro della chiesa.

Abbi bontà. Capisco che per sviscerare tutti i malanni, per una città che sembra sempre di più un videogame, non basterebbe una notte boreale, e considerato pure che siamo stanchi di ascoltare chiacchiere ed ammirare distintivi, a suo avviso: come fare per uscire vivi da questo cimitero… culturale, si intende?

Con una programmazione seria e a lunga durata che coinvolga tutti i soggetti operanti sul territorio.

Qualsiasi forma di decadimento, che ha radici lontane e ben radicate, comporta un lento ma inesorabile processo disgregante dove ognuno, Amministrazione, Enti, Scuola, Famiglia ecc, ha la sua parte di colpa: i cittadini in primo luogo!

Lettura consigliata: Richard Llewellyn: Com’Era Verde La MiaVallata.

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