La campana

La campana




Molto ricorrente era il gioco della Campana, al quale potevano partecipare tutti i ragazzi del luogo; ma di solito vi erano maggiormente coinvolte le ragazze e chi altro avesse un temperamento più tranquillo e paziente. Per giocare si disegnavano a terra, con un pezzo di carbone o di gesso, sette caselle disposte l’una accanto all’altra a forma di campana. Ogni giocatore, a turno, lanciava una pietra piatta nella prima casa. Quindi, evitando di invadere la postazione del lancio, percorreva a saltelli le altre case, raccogliendo la pietra nel giro di ritorno mentre si manteneva in equilibrio su di un solo piede nella casella precedente. Il lancio della pietra doveva essere preciso per centrare la casella di gioco; altrimenti subentrava il giocatore successivo. Il gioco si concludeva quando uno dei ragazzi aveva lanciato la pietra in tutte le case, completando il percorso. Ognuno, al suo turno, riprendeva a giocare lanciando la mattonella nella casa in cui si era fermato precedentemente. Di fatto era una specie di gioco dell’oca.

L’esatta disposizione delle case era: uno, da sola; due e tre, appaiate sopra la uno; quattro, da sola al centro, sopra le due precedenti; cinque e sei, appaiate sopra la quattro; sette, da sola, sopra la cinque e la sei. Ma questa disposizione poteva anche variare, riducendo le case a sei. Per una maggiore comprensione delle regole, simuliamo il gioco, dovendo andare nella casa segnata col numero cinque: si lancia la mattonella nel cinque; si salta con un piede sull’uno, soffermandosi in questa posizione oppure procedendo oltre velocemente; si salta ancora poggiando i piedi sul due e tre; si salta con un piede sul quattro, e poi sul sei, perché il cinque è occupato dalla mattonella; si prosegue saltando con un solo piede (o con entrambi) nel sette; si salta poi da fermo per girarsi, e si ritorna saltando nel sei con un solo piede; si raccoglie la mattonella e poi si salta con un piede nel quattro; si procede saltando a due piedi nel tre e nel due; quindi ad un piede nell’uno, e fuori a due piedi. Il lancio delle pietra avveniva da una distanza prestabilita in modo da rendere l’operazione non troppo facile.