Venerdì 7 dicembre inaugurazione della Mostra di Carlo Capodanno fotografo
GIUGLIANO: PRESENTE PASSATO
Ha ragione Vittorio Sgarbi quando afferma che la fotografia è “l’arte della Morte”. Cosa fa, infatti, la fotografia se non fermare per sempre lo scorrere della vita, cristallizzandola in un istante che non potrà più tornare ma solo essere ricordato? Diversa, invece, è per il noto critico la pittura o la scultura, che anche quando fermano un momento, un istante, per il fatto stesso di farlo non già in maniera reale bensì attraverso la fantasia e l’abilità manuale dell’artista, risultano sempre vive, presenti.
Come molti altri assunti però, anche questo, in tempi recentissimi, ha perso il suo carattere di piena verità. La tecnologia, infatti, nella sua ininterrotta corsa verso il futuro, nell’ultimo decennio ha cambiato radicalmente il destino della fotografia, permettendole di fare il grande salto, di superare quel suo limite intrinseco e di poter “battere il tempo”.
Proprio questo, con un uso sapiente delle più moderne possibilità che la tecnica e l’informatica offrono, mostra in questa sua esposizione Carlo Capodanno. Mescolando vecchie immagini degli squarci più suggestivi di Giugliano, con fotografie moderne di quegli stessi squarci, Capodanno ha creato degli ibridi, una sorta di “lega metallica” della realtà, che risulta così, contemporaneamente, passata e presente.
Insomma, Capodanno, con queste sue splendide immagini, offre a tutti la possibilità di vedere in un solo, preciso istante Giugliano nel suo evolversi dal passato al presente, e addirittura nel suo proiettarsi nel futuro. È una sorta di “macchina del tempo”, quella che egli costruisce fondendo insieme l’obiettivo della sua reflex e il suo computer.
L’effetto, certo, può apparire all’inizio straniante. In tanti si chiederanno se ciò che stanno guardando è uno scatto antico oppure moderno. La risposta è…che è entrambe le cose. Proprio come lo sono la pittura e la scultura. Perché Carlo Capodanno, in queste come in molte altre sue creazioni, è artista. Artista della luce, del momento. Ma d’altro canto, la parola “fotografia” non significa letteralmente: disegnare con la luce?
E allora lasciamoci trasportare in questa futuristica macchina del tempo dal cuore antico. Senza pregiudizi, ma anche senza paura.
Benvenuti nel mondo di luce e di ricordi di Carlo Capodanno. TOBIA IODICE