“FRANCESCA E GLI ALTRI”
In una cupa Giugliano degli anni ’80 del secolo scorso si svolge la vicenda di un agricoltore assillato dai debiti e dalla fatica della vita quotidiana. La mancanza di credito bancario, l’usura, la grama vita offerta dalla conduzione del piccolo fondo agricolo. Una vita come quella di tanti in una zona povera e contadina. Ad un tratto la soluzione di ogni problema viene proposta da oscuri personaggi che trafficano, a livello nazionale ed internazionale, con materie pericolose che devono essere nascoste nello ampio spazio delle campagne dell’agro aversano giuglianese. Personaggi che vengono da lontano, personaggi entrati in contatto con la delinquenza locale qualche anno prima per risolvere un caso di criminalità politica. Il romanzo descrive l’evoluzione psicologica del protagonista e la sua ascesa collaborata da colletti bianchi locali che lo guidano nel facile guadagno e nel miraggio di una ricchezza veloce e a piccolo costo. L’amore per la sua terra, per la sua famiglia si trasforma in un odio che li vede come ostacoli alla sua ascesa sociale. La frequentazione di salotti romani, l’ingresso nel mondo ovattato della borghesia napoletana, gli improvvisi amori altolocati: tutto ruota attorno ad una visione della vita affascinata dalle luci e dalle ricchezze.
La miopia che coinvolge la vita dei suoi cari cessa d’incanto quando il male, causato dai suoi traffici, lo colpisce nell’affetto più caro: la morte della nipote.
Una bambina che mai gli era stato permesso di avvicinare. Sua sorella, la madre della piccola, mai aveva condiviso la sua attività criminale. Incarnando quella parte sana della comunità che ha lottato per anni contro il mostro dell’ecocamorra, senza alcun aiuto, soccombendo, alla fine, sotto gli effetti devastanti per sua salute.
Nella sua mente ritornano gli antichi valori .
E’ troppo tardi, la sua denunzia segna la sua morte.
Una morte violenta consumata all’angolo di quella Chiesa dove, dall’inizio della vicenda, non è mai più riuscito ad entrare.
Romanzo dal ritmo incalzante che guida il lettore per mano all’interno di una realtà sconosciuta dove le cronache giudiziarie ne hanno svelato i crimini ma non ne hanno indicato l’evoluzione mentale dei protagonisti.
Alessandra Iannone è avvocato e madre di due bambini. Vive a Giugliano.
Una terra che ama profondamente ed alla quale ha dedicato anche il suo primo romanzo “La forza dei ricordi”.
E’ stata recensita da testate giornalistiche nazionali e dalla RAI1. E’ stata finalista al Concorso Internazionale “Penna d’Autore” 2011 indetto col patrocinio della Regione Piemonte.