Le prime notizie sulla Parrocchia di San Giovanni a Campo, o della Madonna delle Grazie, si ritrovano in un atto notarile della fine del secolo XI. Benché così antica, la chiesa ha avuto una storia estremamente travagliata, rischiando addirittura di essere abbattuta. Queste vicissitudini ebbero inizio negli ultimi anni del `500, quando per la chiesa cominciarono a presentarsi alcuni seri problemi di staticità. Il parroco Pietro Paolo Magliola, nel 1648, ritenendo pericoloso continuare a celebrarvi la messa, decise di abbandonarla.
Ma nel 1700, l`antico edificio fu restaurato e riaperto grazie alla devozione popolare nata verso un affresco conservato al suo interno, raffigurante “La Madonna delle Grazie tra i Santi Antonio da Padova e Giovanni Battista”. Oggi questo affresco è visibile nell’ultima cappella a sinistra della navata e proprio per la forte devozione dei fedeli nei confronti di questa immagine, nel 1950 è stata aggiunta alla denominazione San Giovanni a Campo quella di Madonna delle Grazie.
Nonostante i radicali lavori di restauro, la chiesa conserva ancora oggi l’eco del primigenio impianto romanico, accentuato sia dal suggestivo pavimento in maioliche, sia dal tetto in legno. Una delle opere principali è l’“Incoronazione della Vergine”, di Angelillo Arcuccio, oggi custodita dalla Soprintendenza. Si segnalano affreschi databili ai primi anni del XVI secolo ritrovati in alcune cappelle grazie a delicati interventi di rimozione degli intonaci.