Tutti conoscono la zona Camposcino nel centro storico di Giugliano ; il toponimo ovviamente è formato dai due termini “Campo” e “Oscino” ; ma sembrerebbe abbastanza strana la presenza di un accampamento militare osco , forse sarebbe più realistico ipotizzare una necropoli ovvero un campo dei morti.
Gli Osci erano una popolazione italica risultante dalla fusione tra i Sanniti e gli Opici , in epoca preromana i contrasti con i Sanniti li spinsero verso la pianura campana dove si organizzarono in federazioni di città ; rimasero fedeli ai romani durante le guerre sannitiche ed ebbero da questi una certa autonomia amministrativa ; a Liternum è sicuramente attestato un centro abitato Osco prima della istituzione della Colonia Romana , mentre a Giugliano non risultano insediamenti Osci ; prima di formulare un ipotesi bisogna ragionare sull’organizzazione del nostro territorio a quei tempi.
Secondo lo storico Enzo Di Grazia che ha pubblicato varie opere anche con gli amici dell’Istituto di Studi Atellani , il territorio degli Osci in Campania era quello compreso in un quadrilatero tra le città di Sessa Aurunca, Capua, Cuma e Napoli ; e la struttura viaria portante di questo territorio era costituita da quattro strade principali costruite dagli Osci ; una “litonaea” che sarà sostituita in epoca Imperiale dalla Domitiana e che collegava Sinuessa , Volturnum , Liternum e Cuma ; Un tratto di strada antica osca inglobato nell’Appia che da Sessa Aurunca arrivava a Capua e poi proseguiva, un terzo asse partiva da Cuma attraversava Pozzuoli ed arrivava a Napoli ; l’ultimo asse era la via Atellana che collegava Capua Atella e Napoli; chiaramente oltre queste strade principali , il territorio era servito da altre due strade importanti la Consolare Campana e l’Antiqua che dividevano in quattro settori il quadrilatero e lo percorrevano nel senso longitudinale e latitudinale unendo tra loro alcuni centri importanti e, per mezzo di alcuni raccordi, tutti i paesi dell’entroterra al mare ; il villaggio di Giugliano nascerà sicuramente collegato da una strada secondaria che correva in direzione est-ovest all’incirca parallela alla Antiqua che invece passava all’altezza di Lusciano , questa strada proveniva da Liternum e si concludeva ad Atella ; Fabio Sebastiano Santoro la cita nella sua opera e la chiama “consolare” ; all’altezza del villaggio di Giugliano si incrociava con un’altra strada ortogonale che arrivava a Capua (l’attuale via Cumana) , il Campo degli Osci era ubicato su questa strada Atellana-Liternina che proveniva da Arco Sant’Antonio proseguiva per via Camposcino e compiendo una curva raggiungeva Atella , oggi tale viabilità storica è interrotta in località La Torre ed è quasi del tutto scomparsa , allora i conti sembrano tornare , il Campo degli Osci era una Necropoli dove in conformità all’uso di questo popolo e di molti altri popoli antichi , vi si seppellivano i morti , lungo le strade di accesso ai centri abitati perché ognuno passando rendesse omaggio ai propri antenati.
A conferma di questa ipotesi allego una carta esposta al Museo Archeologico di Succivo , i triangoli rossi indicano le necropoli osche , il tratteggio rosso l’antica Atella, in giallo ho aggiunto la strada ipotizzata , e sempre in giallo il triangolo che indica Camposcino a Giugliano. La seconda carta è una base del De Laurenti sulla quale ho indicato i maggiori centri e vie Osche.
Arch. Francesco Russo