Luigi Argiulo: Ricordo di un caro amico fuori dal “coro”.
La sua vocazione : la missionarietà dell’onestà.
Il “ volo” dell’ amico Luigi ha dimostrato ancora una volta la degenerazione della componente antropologica della inesistenza dell’istituzione del nostro paesone. Da anni, insieme, abbiamo denunciato in che modo l’istituzione combatte la cultura, perché?: “i cittadini non devono pensare”. Una frase dettami molti anni fa da un attuale “degenerato” che abita l’istituzione. La “partenza “, come fine del suo tempo terreno,del caro amico Luigi ha dimostrato in che modo l’arroganza del potere politico tratta coloro i quali vogliono pensare liberamente,senza compromessi. Luigi Argiulo è stato una delle poche voci genuine del libero pensiero che abita il paesone Giugliano. Egli si è adoperato con passione e amore a parlare a tutti con il linguaggio dell’onestà, della fraternità, della sincerità, fino ad essere accusato di razzismo da povera gente che pratica il razzismo ideologico per professione. La presenza al rito funebre di molte persone pensanti è stata la dimostrazione che la vera cultura appartiene al pensiero semplice del cuore della giuglianesità. Questa cultura ha imposto una riflessione onesta alle istituzioni che, con la loro assenza, hanno riconosciuto di non essere degni di appartenere alla cultura dell’altro come appartenente alla schiera degli onesti pensanti. Luigi, insieme a molti amici del pensiero libero ha ,e abbiamo, denunciato la mancanza di una cultura organizzata allo scopo di una formazione del cittadino e di una classe dirigente capace di reggere la conduzione del paesone, e da un punto di vista dell’amministrazione, e da un punto di vista etico. Come fine il bene comune. Oggi le istituzioni sono luoghi di degenerazione pseudo politica, non v ‘è lo spazio intellettuale per “ sentire” il respiro universale dell’onestà, impegnate, come sono, nella degenerazione affaristica e psudo mafiose. I suoi burattini non hanno attenzione per una dimensione culturale che vada al di là del proprio naso. L’illusione di costoro è quella di mettere le brache alla libera intelligenza pensante. Squallido tentativo di sinistri figuri privi della cultura del servizio, al massimo possono riconoscersi in una povera nostalgia antropomorfica; questa però non permette loro di avere la gioia di abbracciare l’altro come impegno futuro. Il loro tragico destino è quello di soccombere sotto il peso dello squallore dell’avere, come unica ragion d’essere. Luigi non è stato un intellettuale strumentale al potere organico , come recitava l’angosciante pensiero ateo gramsciano, tradito dai suoi stessi compagni. La maturità di Luigi lo aveva condotto a respirare l’uomo nella sua totalità, senza steccati, barriere. Egli può essere ricordato come l’intellettuale dell’oltre, al servizio dell’altro. Luigi è stato nel suo piccolo, ma con il suo grande cuore, un missionario dell’onestà, una dimensione sconosciuta ai pigmei della pseudo politica. Il ricordo che ne hanno fatto Ermanno Corsi e il rettore di Santa Sofia, Don Luigi Ronca, testimonia l’impegno, l’onestà, l’amore verso un luogo che, come tutti i “profeti”, vengono disprezzati in Patria. Luigi, che possa il tuo ricordo, insieme al nostro impegno, a non dare tregua ai disonesti , lo abbiamo fatto per anni, continueremo a farlo senza paura. Il nostro impegno è quello di impedire che la cultura della morte possa elevarsi alla cultura della vita, così come oggi ha impedito alla istituzione la cultura della genitorialità, disconoscendo un proprio figlio. Luigi Argiulo è stato ignorato dall’istituzione perché non “apparteneva” ad essa. L’appartenenza è un sentimento intellettuale che appartiene a tutti coloro che sono dediti al bene comune. Nelle nostre istituzione non v’è impegno al bene comune, solo spartizioni particolari. Luigi non era uno di questi. Ecco la ragione per cui è stato ignorato. Vogliamo sperare che nessuno ci venga a dire che solo i consiglieri comunali locali verranno ricordati, sarebbe la legalizzazione della ” politica culturale” dello squallore morale delle attuali istituzioni .Luigi continua a vivere nel cuore degli onesti.
Grazie Luigi per la tua antica amicizia
Francesco Saverio Iacolare