La Chiesa di Santa Maria della Purità o delle Anime del Purgatorio fu edificata nel 1700 (ma terminata 47 anni dopo) per volontà di alcuni devoti, che recitavano il Rosario davanti ad un piccolo quadro raffigurante la Madonna e un gruppo di anime del Purgatorio.
A progettare l’edificio fu Domenico Antonio Vaccaro, uno dei più grandi artisti del Settecento napoletano, che disegnò anche gli stucchi interni ed il meraviglioso rivestimento della cupola, fatto di mattonelle poste a squame di pesce che fanno risaltare il ritmo della nervatura e l’impianto possente ma allo stesso tempo leggero della costruzione. Questa è stata realizzata sul modello del tempio del Monte della Misericordia di Napoli, ed è a pianta ottagonale. Nel 1756 venne eretto il campanile, mentre nel 1770 fu ampliata l’abside e fu costruita una piccola sacrestia con giardino annesso.
All’interno la Chiesa presenta quattro altari, oltre quello maggiore. I dipinti che ne ornano i primi due, ai lati dell’ingresso, e che raffigurano “La Crocifissione” e “Il riposo dalla fuga in Egitto”, vennero realizzati alla fine degli anni Trenta del Settecento dal pittore giuglianese Nicola Cacciapuoti, artista molto attivo nella prima metà del Settecento.
Sull’altare maggiore, invece, si può ammirare una splendida tela dipinta nel 1656 da Carlo Mercurio, allievo di Battistello Caracciolo, che raffigura “La Madonna della Purità con San Gregorio Magno e le anime del Purgatorio”.
LA CHIESA DI S. MARIA DELLA PURITÀ O DELLE ANIME DEL PURGATORIO
La Chiesa di S. Maria della Purità o delle anime del Purgatorio in Giugliano in Campania al Corso Campano , è tra le più belle dell’area metropolitana di Napoli ; fu edificata nel 1700 , probabilmente su progetto di Domenico Antonio Vaccaro anche se il De Dominici riferisce di un suo intervento limitato alle decorazioni e agli stucchi, mentre Don Agostino Basile riporta che la facciata fu’ progettata dall’Ing. Gaetano Barba , il quale in vero è l’autore della platea e della pianta in allegato e non sarebbe il progettista in quanto fu chiamato dopo alla redazione della platea , comunque sia la chiesa nacque per la volontà di alcuni devoti giuglianesi che recitavano il Rosario davanti ad un piccolo quadro della Madonna rappresentata tra le anime del anime del Purgatorio. La chiesa è un mirabile esempio di barocco Italiano e Napoletano, una sinfonia di decorazioni superfici volumi, un trionfo della fantasia ; con chiari ed espliciti riferimenti e moniti alla dottrina ed alla caducità dell’esistenza come la rappresentazione dei teschi in facciata.
La maestosa cupola con nervature estradossate è ricoperta con maioliche colorate gialle verdi bianche e nere e con la lanterna dove confluiscono le nervature ; L’interno della chiesa è a pianta ottagonale con intorno sei cappelle oltre all’altare maggiore frontale all’ingresso ; Il Campanile è staccato dalla facciata ma dialoga con la stessa e costituisce un unicum architettonico si presenta con gli stessi ornamenti e l’effetto complessivo è corale e sinfonico.
La Chiesa fu edificata probabilmente ispirandosi al tempio del Monte della Misericordia di Napoli. Fabio Sebastiano Santoro benedisse la prima pietra e i lavori, iniziati nel 1700 terminarono solo nel 1747. Nel 1765 fu costruito il campanile, mentre il coro fu’ realizzato nel 1770 e più tardi, si completò l’organismo con la realizzazione della sagrestia.
Arch. Francesco Russo