Sebastiano de Alteriis, medico e letterato giuglianese del 1600

Sebastiano de Alteriis, medico e letterato giuglianese del 1600




 

Scrivere di storia, o di personaggi passati alla storia, di una comunità si corre sempre il rischio degli estremi: l’esaltazione o la denigrazione.
L’esaltazione di chi parla della propria comunità in termini di contrasto con altre vicine e va cercando episodi di tensioni passate che diano forza la suo ragionamento di primato del gruppo al quale appartiene oppure ne cerca i cosiddetti “ nobili natali”, la denigrazione di chi affetto da massima ammirazione per chiunque si al di fuori del proprio cerchio familiare coglie ogni motivo per ritenere il proprio gruppo il peggiore del mondo.
Personalmente, per età e forma mentis, non amo le estremizzazioni e in questo mio dilettarmi nella ricerca storica o di notizie storiche della terra in cui vivo cerco di offrire ai miei lettori ed amici ogni notizia utile al formarsi di una conoscenza che sia reale, in termini di avvenimenti e persone. Cerco sempre le note positive sia per auspicio di serenità per la mia gente sia perché le note positive possono smorzare l’amaro quotidiano che siamo costretti a vivere.
Scriverò, oggi, di Sebastiano de Alteriis e poi narrerò di Paolo Taglialatela emeriti personaggi del nostro passato dei quali già ho scritto nel mio primo libro e che ora riprendo per dare maggiore conoscenza alla loro storia personale.
Sebastiano de Alteriis riveste un ruolo particolare nella mia vicenda di cercatore di notizie storiche.
Una sua discendente, la signora Anna Maria, milanese molto avanti negli anni, contattò il prof. Savino, presidente della Pro-loco Giugliano, per avere copia del certificato di battesimo del nostro Sebastiano. Doveva trovarsi nel registro dell’anno 1658 della parrocchia di sant’Anna. Scettici in merito all’esistenza di questo registro ci recammo , io e Mimmo Savino, in sacrestia a solo fine di potere dare una risposta certa e corretta alla anziana signora di Milano invece trovammo il registro ma soprattutto trovammo i registri di nascite, morti e matrimoni a partire della metà del 1500, della parrocchia di sant’Anna ed in seguito delle altre tre parrocchie locali. Grazie, quindi, per rispondere alla richiesta scoprimmo che avevamo tra le mani la storia della comunità per gli ultimi 500 anni e la catalogammo.
Veniamo a Sebastiano de Alteriis.
Di lui parla Eustacchio d’Afflitto nel suo lavoro del 1782 dal titolo “ Memorie storiche degli scrittori del Regno di Napoli”. Sebastiano nacque il 15 dicembre 1658 da Tommaso ed Antonia de Martino. Studiò a Napoli lettere, soprattutto letteratura greca, sotto la guida di Gregorio Messere, successivamente si interessò di filosofia sino ad approdare agli studi di medicina, sotto la guida di Giannantonio Vitale da Salerno. La sua fama nel campo medico fu tale che oltre a nobili romani fu chiamato ad essere il medico personale del Duca di Medinaceli, vicerè di Napoli. Il suo spessore e la sua ricerca nel campo medico lo portarono a stringere rapporti di amicizia e collaborazione con Marcello Malpighi e Francesco Redi.
Abbe grande amicizia con Tommaso Donzelli la cui sorella, Laura, sposò Gaetano, fratello di Sebastiano, destinato a diventare, anche lui, uno dei più valenti medici di Napoli. In campo letterario fu tra i membri della fondazione della Arcadia con il nome Partenio Agnino. Mori nel 1717 e fu sepolto in Napoli nella chiesa di santa Maria dell’Avvocata. Lasciò il suo lavoro al nipote Ciro, in seguito vescovo di Acerra, il quale non ne ebbe particolare cura. A parere della ricercatrice di notizie su Sebastiano la famiglia de Alteriis di Giugliano sarebbe un ramo della famiglia Altieri che ebbe grande prestigio in Roma e il cui massimo esponente fu Emilio Altieri, Nunzio Apostolico a Napoli , dal 1644 al 1652 , per poi diventare papa con il nome di Clemente X.
Nella sua opera “ Memorie Historiche della terra di Giugliano”, a pagina 323, don Agostino Basile riporta che Marco Antonio Colonna, vicerè di Sicilia, avendo comprato il feudo si Giugliano, siamo al 1778, non ebbe il possesso del palazzo baronale in quanto non feudale ed ancora in proprietà degli eredi del Grillo. Si sistemò nel palazzo dei “signori de Alteriis”, sito al vico Pozzo, facendovi erigere un altare per la sua famiglia.
Probabilmente il palazzo della famiglia di Sebastiano de Alteriis.

Pio Iannone